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Sul contrasto tra il nuovo art. 93, comma, 1 bis, Codice della Strada e le norme europee e internazionali vigenti – Aggiornamenti

Quasi un anno fa avevamo pubblicato questo contributo per evidenziare in modo circostanziato le criticità del riformato art. 93, co. 1-bis e ter del Codice della Strada.
Il legislatore, pur mettendo mano ai decreti sicurezza, ha omesso di risolvere i problemi riscontrati che si erano segnalati da più parti.
Qualcosa però si sta muovendo: grazie a un rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia Europea operato da un Giudice di Pace volenteroso forse possiamo sperare in un intervento in tempi relativamente brevi della Corte Europea. Altri Giudici hanno preferito la strada più breve ritenendo di poter disapplicare l’art. 93 comma 1 bis del Codice della Strada (Sentenza 31.08.2020 Tribunale di Roma).
Purtroppo, fino ad oggi, nessun Giudice sembra aver affrontato il contrasto tra l’art. 93 comma 1 bis e la direttiva n. CEE 83/182, un nodo che si auspica possa presto venire al pettine. Abbiamo segnalato il contrasto con una denuncia alla Commissione Europea che potrebbe sfruttare la pendenza della questione pregiudiziale innanzi alla Corte di Giustizia per intervenire e far valere anche tale contrasto con l’ordinamento europeo.
Nell’attesa che la Corte di Giustizia confermi l’illegittimità delle sanzioni emesse sulla base dell’art. 93 comma 1 bis e ter del Codice della Strada potete segnalarci le circostanze in cui siete stati sanzionati in base alla nuova norma del Codice della Strada all’indirizzo risarcimento@jolau.com . Infatti, per una serie di casi, una volta che la Corte Europea si sarà pronunciata, sarà possibile valutare un’azione giudiziaria di risarcimento contro la Repubblica Italiana per le sanzioni illegittime emesse.